20/03/2020
Tennis in guerra per colpa del coronavirus
La decisione del Roland Garros di spostare il torneo a settembre, non condivisa con il resto del governo del mondo della racchetta, ha provocato la reazione di Atp e Wta. Parigi tira in ballo Nadal, gli interessi di Federer.
Già Itf (la federazione mondiale) e Atp/Wta faticavano ad andare d'accordo: ci mancava solo il coronavirus per dare il colpo di grazia all'equilibrio mondiale del tennis. La pandemia ha cancellato i tornei, e se i 'pesci' più piccoli hanno dovuto farsene una ragione, quelli grandi hanno alzato la voce pensando ai propri interessi. Per meglio capirci, due giorni fa il Roland Garros ha fatto sapere che avrebbe spostato le date: da fine maggio/inizio giugno a fine settembre/inizio ottobre. Un colpo di scena clamoroso, perché la decisione non è stata condivisa con il resto del governo del mondo della racchetta.
Il quale, ha reagito a modo suo ieri: Atp e Wta hanno congiuntamente annunciato il prolungamento dello stop fino al 7 giugno (esattamente la data di quella che avrebbe dovuto essere la finale di Parigi), l'Itf ha detto che si allineava al pensiero di Atp e Wta, sospendendo i tornei giovanili e, infine, l'intervento a gamba tesa degli US Open: "Per ora il nostro torneo resta confermato, ma siamo pronti a qualsiasi cambiamento. Che però deve essere condiviso, non unilaterale". In sostanza, New York contro Parigi, mentre Wimbledon per ora resta alla finestra ben consapevole di rischiare molto, essendo in calendario a fine giugno. Gli inglesi hanno solo detto di aver in sostanza chiuso il circolo ai soci e di essere pronti a cancellare il torneo 2020. Solo che dopo sono stati spiazzati dal passo in avanti di Bernard Giudicelli, il presidente francese. Il quale, sommerso dal mare di critiche e per difendersi dall'accusa di grande egoista, ha tirato in ballo il re sportivo di Parigi, ossia, Rafa Nadal, asserendo che era stato informato tramite telefonata da Forget, ex mancino di classe oggi direttore del campionato mondiale sulla terra rossa. Un rilancio bello e buono, e vedremo che reazione avrà lo spagnolo nell'essere stato tirato in ballo.
Le voci sono tante, così come gli interessi: le nuove date del Roland Garros collidono con la Laver Cup, il 'giocattolo' di Federer dove, secondo alcuni, anche gli americani hanno investito. Quindi ci si attende anche la reazione dello svizzero, e infatti si parla già apertamente di boicottaggio. A meno che non sia sempre il coronavirus a mettere tutti d'accordo, cancellando praticamente l'annata di tennis. In questo caso. però, avremo perso tutti.
Fonte: LaRepubblica.it